Oggi per la prima volta da quando partecipo alle camminate podistiche sono riuscito a venire a Botteghino di Zocca: fin da subito vi confesso che ne sono rimasto entusiasta, è un piccola perla a pochi chilometri da Bologna, alzarsi da letto un po’ prima ne è valsa veramente la pena, ci si trova immersi in un contesto ambientale incredibile, i colori della Primavera sono da quadro d’autore. I miei compagni d’avventura sono già stati da queste parti in quanto nel pieno dell’estate qui si corre in occasione della Festa del P.D. inserita nel Challenge che avrà inizio venerdì prossimo a Bentivoglio. Il ritrovo è stato preparato presso il Parco delle Querce una bellissima locazione adatta ad ospitare eventi del genere, si tratta di un’area perfettamente attrezzata con tanto di ristorazione infatti al termine della camminata per chi vorrà rimanere avrà la possibilità di gustare alcuni piatti della cucina locale, il tutto in ottemperanza con la circolare Gabrielli così mi spiega una volontaria dovranno sbarrare gli accessi con alcuni automezzi posti di traverso agl’ingressi dell’area. Questa camminata come posso scrivere “salita di quota” infatti fino all’anno scorso si svolgeva a Villa Fontana di Medicina nella cosiddetta bassa bolognese poi causa l’anagrafe alta del gruppo che la organizzava è stata come dire “adottata” dall’Avis Proloco di Pianoro lo stesso che gestisce la Galaverna per intenderci. Botteghino di Zocca (BO) (Al Butghen) si trova all’interno della Val di Zena poco dopo il Farneto che però è territorio di San lazzaro di Savena (BO) mentre Botteghino è sotto Pianoro (BO) Subito dopo l’abitato di Farneto si incontra l’ingresso della Grotta del Farneto uno dei più importanti siti della Vena del Gesso all’interno del Parco Regionale dei Gessi e dei Calanchi della Badessa. Al via percorriamo un breve tratto in falsopiano poi la strada impenna velocemente con una forte pendenza, lo scenario intorno immediatamente ti prede: colline verdissime, calanchi, qualche specchio d’acqua, panorama a 360 gradi immersi in ambiente fantastico, aria frizzante cielo coperto con qualche squarcio di sole adattissimo a questo genere di camminata se ci fosse stato il sole a picco Aiuto!!! Terminata la prima salita lasciamo l’asfalto per imboccare un sentiero sterrato che ci porterà al primo punto veramente panoramico è impossibile resistere alla tentazione di fotografare. Subito dopo un’antenna ripetitiva il percorso di divide, quello Alternativo gira a sinistra mentre il Lungo continuo diritto. E’ un continuo “mangia e bevi” ma gradevole, le salite si alternano alle discese: arriviamo al primo dei ristori è gestito da Bersaglieri in congedo in quanto ci troviamo a ridosso di un cippo con tanto di croce di ferro a ricordo di un episodio della “2^ Guerra Mondiale” che ha visto coinvolti proprio dei Bersaglieri. Uno di loro ci racconta che la manutenzione del cippo è a loro carico ma non è di facile attuazione in quanto la strada di accesso è in pratica una mulattiera se piove Nisba!!! Salutiamo poi continuiamo il nostro percorso, dopo un tratto in quota si scende velocemente su di una strada costruita con placche di cemento armato tanto è ripida che porta giù a Mercatale credo territorio del Comune di Ozzano dell’Emilia (BO). Siamo continuamente monitorati da una scorta di motociclisti con le moto da cross veramente molto gentili. Adesso camminiamo su di una amena fondovalle torrente a destra, verdi colline a sinistra presenti anche alcuni laghetti da pesca, incontriamo nel punto dove confluisce il percorso alternativo in secondo ristoro, qui ci informano che mancano 3 chilometri all’ Arrivo ma alla fine saranno molti di più. Svolta a sinistra su di un sentiero del CAI, metro dopo metro si sale imperiosamente senza respiro è veramente dura, entriamo nel bosco il sentiero è sempre più in salita, finalmente si intravede una luce fuori dagl’alberi infatti sbuchiamo su di un sentiero in ghiaia il terzo ristoro sembra un oasi in mezzo al deserto anche solo un bicchiere d’acqua permette di recuperare. Arriviamo al bivio incontrato poco dopo il Via, adesso ci aspetta una rapida discesa che in breve ci porta al Parco delle Querce dove il ristoro finale è ancora in piena attività. Per concludere ottima camminata perfettamente gestita, non ci sono altre parole ma del resto con un ambiente naturale simile non si può sbagliare, spero che si possa ripetere il prossimo anno, camminate come quella di oggi posso solo portare del buono al movimento podistico bolognese.
Renzo Barbieri