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Guidi-Quando la scelta della corsa...non dipende dalla corsa!!!

Articolo di Alessio Guidi sulla situazione attuale delle attività Podistiche di Bologna e Provincia

 

Sembrerebbe un paradosso ma dopo 10 anni di esperienza nel mondo podistico amatoriale posso affermare con convinzione che per la metà dei podisti bolognesi la scelta della corsa domenicale…non dipende dalla corsa!!! Ebbene sì la scelta è quasi sempre dovuta al calendario annuale della propria società podistica, alla classifica di presenze, ai vari Trofei Pico Pallino o Tal dei Tali, ai vari circuiti della “bassa” o della “montagna” o addirittura alle varie classifiche Uisp, Csi e compagnia cantante. Sia chiaro che non ho nulla contro i trofei o i circuiti…anzi ce ne fossero e ce ne fosse di gente che si sbatte per organizzarli e sponsorizzarli….ma io vorrei parlare solo della loro influenza sulla “scelta” di una corsa a scapito di un’altra. Se all’inizio partecipare ad un trofeo o ad un circuito era una novità, un incentivo per l’ iscrizione e un “qualcosa” in più (sfide, classifiche, medaglie, coppa ecc. ecc..) col passare del tempo, per quello che percepisco io, stanno diventando un’abitudine o una noiosa e costosa spirale da cui non si può più uscire. Quando poi una corsa che fa parte di un trofeo/circuito è anche gara sociale diventa quasi obbligatorio partecipare e si vede gente che per 20 anni di fila partecipa alla stessa corsa che magari manco gli piace ma a cui non può dire di no. Se le classifiche di presenza societarie o le “famigerate” classifiche di società erano, un tempo, un vero e proprio stimolo a partecipare a tutte le camminate in calendario adesso, sempre per quel che percepisco io, interessano solo ai podisti over 50 anni e vengono ancora utilizzate solo dalle società podistiche “old style” dove l’età madia degli iscritti si aggira sui 65 anni. Ovviamente non è così per tutte le società podistiche e ci sono anche le vie di mezzo ma vi posso garantire che almeno nel bolognese nella stra grande maggioranza dei casi è così. Basta partecipare ad una qualunque camminata domenicale per accorgersi dell’elevata età dei partecipanti, della “malinconia” delle partenze anticipate, della “tristezza” di partenze in orario con poche decine di podisti (a fronte di migliaia di iscritti), dell’assalto alla diligenza ai ristori finali e alla “gara” per andare a casa per primi….a volte ancor prima della partenza ufficiale della corsa…ma ovviamente solo dopo essersi fatti segnare la presenza dalla propria società ed aver ritirato il “prezioso” pacco gara. Tutte le camminate domenicali sono così??? Per fortuna no….ma nel bolognese l’andazzo è questo e non sembra che ci sia la voglia di invertire la rotta. A confermare quanto ho appena scritto basta guardare quanti podisti preferiscono correre nei vari parchi della città, quanti preferiscono organizzarsi degli allenamenti collettivi, quanti podisti bolognesi “emigrano” tutte le domeniche nelle province limitrofe, quanti preferiscono partecipare ai trail (in tutta Italia il trail è in crescita esponenziale a Bologna in molti non sanno ancora cos’è), quanti addirittura organizzano dei trail autogestiti…..insomma di tutto e di più pur di non partecipare alla solita e scontata camminata domenicale. Tra l’altro, sempre per quello che sto vedendo io, le uniche camminate domenicali divertenti, diverse, belle, ben organizzate e con dei numeri sempre in crescita sapete quali sono??? quelle nei comuni della provincia dove la camminata è ancora vissuta come una festa e come un appuntamento di aggregazione quindi (per fortuna!!!) vi partecipano anche i “non podisti”, normali cittadini, intere famiglie con bambini al seguito, le scuole, chi pratica altri sport ecc. ecc. pertanto si vedono partenze con tantissima gente e tanto entusiasmo perchè chi partecipa lo fa con piacere e con la voglia di condividere insieme agli altri partecipanti una mattinata di sport e aggregazione e non partecipando, come detto sopra, solo per il “compito della domenica” per la classifica presenza, di società o per il pacco gara. Concludendo, secondo me, finchè la scelta delle corse a cui partecipare è dettata da fattori esterni alla corsa stessa ci sarà un lento ed inesorabile declino di queste camminate a scapito di corse/iniziative nuove e diverse al di fuori di questi ormai obsoleti schemi o tipi di scelta perchè il podismo è vivo e sta cambiando…come è giusto che sia. Lunga vita al podismo.

Alessio Guidi

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  • 23/02/2019 16:29
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